Kanchejunga domato dall’alpinista vicentino Mario Vielmo che annovera nella suo palmares già otto cime himalayane. L’impresa alpinistica di Vielmo (che non ha fatto uso di ossigeno) è stata purtroppo macchiata dalla scomparsa di uno degli sherpa aggregati alla spedizione che ha perso la vita durante la discesa. La “nostra” Annalisa, insieme al compagno di spedizione Silvano Forgiarini,
ha preferito rinunciare per condizioni non favorevoli.
Ora, rientrati tutti e tre al campo base, inizierà il lungo trekking di rientro non senza alcuni timori visto che loro stato fisico non si può certo dire ottimale.
Da parte di tutto lo staff di Alta Quota 2013 va un sentito ringraziamento ad Annalisa per aver dimostrato coraggio, determinazione e soprattutto grande senso di responsabilità nell’affrontare quella che ad oggi rimane vetta inviolata per le alpiniste italiane.
Attendiamo Annalisa qui in Italia ed auguriamo ai nostri alpinisti un buon rientro!!